Oggi vi voglio raccontare del lavoro che ho fatto con una simpatica e determinata ragazzina di 12 anni. La situazione della sua stanza era abbastanza caotica, ma normale per un’adolescente. Avevamo a disposizione solo un pomeriggio, non potevamo sistemare tutto, per cui lei ha scelto di affrontare l’organizzazione della sua libreria, per la sistemazione di oggetti personali, materiale per i suoi hobby manuali, libri dell’anno in corso e dei precedenti.
Sembra una cosa semplice e veloce avere a che fare con documenti e ricordi, invece è il tipo di lavoro che porta via più tempo. E’ un percorso personale di crescita che porta a scelte apparentemente semplici ma che hanno una forte ripercussione emotiva.
Per prima cosa abbiamo svuotato la libreria, poi abbiamo ragionato sul modo più pratico di disporre le cose ed i documenti, in modo che la ricerca per lei diventasse più semplice ed intuitiva. E’ stata molto decisa nelle sue scelte, ha ragionato sui suoi cambiamenti personali ed è riuscita a fare una bella montagna di giochi da donare oltre ad un discreto cumulo di spazzatura. Siamo incappate a volte in oggetti di forte impatto emotivo a cui non era ancora disposta a rinunciare, per cui abbiamo creato una scatola dei ricordi a cui lei accederà più avanti nel tempo e avrà così modo di rivalutare l’importanza o meno di questi oggetti. Infine abbiamo sistemato e nel tempo rimasto abbiamo trovato anche una sistemazione definitiva alle borse e gli zaini buttati nell’armadio e sparsi per la camera. Il lavoro non è finito ma ha capito la metodologia, volendo può andare avanti da sola.
Dopo un mese dal mio intervento ho incontrato la mamma, che con mia grande soddisfazione si è dimostrata stupita per come la figlia continui a mantenere in ordine quello che abbiamo sistemato insieme mentre il resto rimane nel caos.



